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Rinomata per la sua storia, il suo misticismo e la sua radicata tradizione di origine indigena Totonaca, Papantla è conosciuta come la “Città che profuma il Mondo”.
L'attrazione principale di Papantla è la Zona Archeologica “El Tajin”, riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità, composta da 168 edifici, il principale e più noto dei quali è la Piramide delle Nicchie, con 365 volte che alludono a ciascuno dei giorni dell'anno. Papantla è una delle poche città al mondo ad avere tre siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, oltre alla Zona Archeologica, il Centro di Arti Indigene (CAI) e il rituale dei Voladores, considerati Patrimonio Culturale Immateriale agli occhi del mondo.
Altre attrazioni di questa Città Magica sono: la Parrocchia di Nostra Signora dell'Assunzione, il Monumento al Volatore, la Zona Archeologica di Cuyuxquihui, le Cascate di Insurgentes Socialistas, la Riserva Ecologica “Talhpan”, i Parchi Ecologici Kiwikgolo e Xanath, il Vanillal San Lorenzo Tajin, il Murale “Omaggio alla Cultura Totonaca”, il Palazzo Municipale, il Parco Takilhsukut e il Mercato dell'Artigianato.
È possibile visitare anche il museo in omaggio a Teodoro Cano, uno dei più prolifici artisti plastici dell'entità. È erede di una tradizione pittorica appresa dalle scuole di Diego Rivera e José Chávez Morando, due dei muralisti chiave del movimento artistico degli anni '40 in Messico.
La Papantla è ricca di una diversità di piatti gastronomici, con lo “Zacahuil”, i “bocoles”, i “púlakles”, ecc; un'intera varietà per coccolare il palato.
La vaniglia è una pianta caratteristica di Papantla, che aromatizza e abbellisce questa Città Magica, con la quale si elaborano figure intrecciate come orecchini e bracciali.
Tra le sue feste tradizionali ci sono la “Fiera del Corpus Domini” e il più rinomato Festival dell'Identità “Cumbre Tajin”, che diffonde, conserva e rafforza l'eredità di Totonaca, riunendo rituali ancestrali, musica, riflessione, danze, guarigioni e molteplici espressioni di creazione artistica e culturale.